Il 26 gennaio 2018 la Fiat Tipo compie trent'anni: trent'anni di vita e di successi.
Per celebrare il compleanno della madre di tutte le Fiat medie contemporanee, è utile ripercorrerne la storia.
Fiat fa le cose in grande, il 26 gennaio 1988, per la presentazione internazionale alla stampa della Fiat Tipo, la nuova vetture media della Casa torinese. Organizza una conferenza televisiva via satellite che collega l’ufficio di Mirafiori di Vittorio Ghidella - Amministratore delegato di Fiat Auto - con gremite sale a Francoforte, Madrid, Londra, Parigi e Roma. Dopo la conferenza tutti i giornalisti possono provare le nuove vetture nelle rispettive città.
La Fiat Tipo nasce con carrozzeria a due volumi, cinque posti, passo molto lungo (254mm) e ruote ai quattro estremi per sfruttare al massimo gli spazi interni. È la prima Fiat con lamiere zincate su entrambi i lati nelle parti più esposte, cioè su oltre il 75% di tutto il lamierato. Spicca il moderno portellone in materiale plastico, leggero ed esente da ruggine, facilissimo da aprire senza alcuno sforzo. Grande attenzione all’aerodinamica (Cx 0,31), best in class per la categoria. Ma è lo spazioso abitacolo la peculiarità maggiore della Tipo, facilmente accessibile per l’apertura delle porte, davanti e dietro, di ben 80°, notevole anche la visibilità merito dell’ampia superficie vetrata.
Con un investimento di duemila miliardi di Lire, buona parte dei quali concentrati nell’automazione degli impianti di Cassino, la Tipo si propone come vettura innovativa per gli aspetti tecnologici, funzionale per i grandi spazi interni, robusta e sicura per l’impiego di acciai alto resistenziali e adatta alle differenti esigenze con un’ampia offerta di cinque motorizzazioni, parche ed efficienti: tre a benzina (1,1, 56 Cv; 1,4 71 Cv e 1,6 82 Cv) e due a gasolio – 1,7 58 Cv e 1,9 sovralimentato 90 Cv.
La nuova vettura viene proposta in due livelli di allestimento. Esternamente, allestimenti e versioni si distinguono per minime differenze di carrozzeria e per le targhette identificative poste accanto agli indicatori di direzione sulle fiancate. Si tralascia volutamente ogni altro segno distintivo, per accentuare con il solo nome “Tipo” il significato sostanziale di novità e maturità di contenuti del modello.
Il cruscotto digitale ma soprattutto il controllo di trazione Antiskid combinato all'ABS sono per l'epoca le eccellenze tecnologiche che caratterizzano la Fiat Tipo, a cui si aggungono uno studio innovativo dell'ergonima interna e una caratterizzazione anche spotiva delle versioni sedicivalvole.
Tra gli aspetti tecnologici spiccano il cruscotto interamente digitale che dà il nome all’allestimento Digit e la presenza, per la prima volta su una vettura di questa categoria, del dispositivo elettronico di controllo della trazione Antiskid, prodotto da Bosch e integrato nell’ABS, sistema che impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata. Negli interni tutti gli interruttori e i comandi di luci e tergi vetro, anteriore e posteriore, sono razionalmente raggruppati nei nuovi “devio-Fiat”, due leve simmetricamente poste dietro al volante, lasciando così in plancia soltanto i comandi della della climatizzazione. Nuovo anche il cambio manuale a cinque rapporti, completamente riprogettato per ridurre vibrazioni e rumore, migliorandone la rapidità d’innesto e la precisione.
Ancora nel corso della prima serie, prodotta dal gennaio del 1988 al marzo del 1993, arrivano i motori benzina a iniezione elettronica (1,6 e 1,8) e la testata a quattro valvole per cilindro che portano il 1,8 a erogare 136 cavalli e il 2,0 a 145 Cv. Le versioni dotate di questi motori più sportivi vengono identificate dal nome “sedicivalvole” e la sigla 16V. Nel 1993 debutta la seconda serie, che resta in produzione fino al ’95 e adegua tutte le motorizzazioni rimaste alle normative Euro1, aggiungendo, per quelle più sportive, nuove versioni a 3 porte.
La Fiat Tipo di trent’anni fa era figlia di un progetto innovativo, sviluppato su direttrici differenziate e complementari tra loro: gli ingegneri Fiat concepirono un modello capace di offrire un alto livello di guidabilità, di prestazioni, di comfort e di sicurezza, senza rinunce, e si concentrarono come mai prima sugli aspetti ergonomici. La Tipo spiccava per l’abitabilità, l’accessibilità, il posto di guida, la conformazione dei sedili, la visibilità, la disposizione dei comandi e la leggibilità della strumentazione. Il guidatore e gli occupanti erano davvero al centro del progetto. Inoltre, la Tipo brillava per la precisione costruttiva grazie a tecnologie di produzione innovative ad alta automazione, e per i materiali pregiati che garantivano grande affidabilità e sicura costanza della qualità nel tempo.
Ispirandosi ai valori fondanti della Tipo e alla sua filosofia costruttiva, il brand Fiat ha scelto di riprenderne il nome per la sua nuova vettura di segmento medio, presentata nel 2015 e declinata in tre carrozzerie: 4 Porte (berlina a tre volumi), 5 Porte (hatchback) e Station Wagon. Le peculiarità e lo spirito delle Tipo degli anni ‘80 e ’90 sono stati “distillati” e riproposti: grande abitabilità, concretezza e funzionalità a prezzi e costi d’esercizio tra i più bassi della categoria.