Il nome Hill è sinonimo di racing. La tradizione di famiglia nasce con Phil, campione del mondo di Formula 1 nel '61 con la Ferrari, e continua con suo figlio Derek, anche lui pilota professionista. Lo abbiamo intervistato al Museo Storico Alfa Romeo dove ha "incontrato" per la prima volta la 1900 Sport Spider, che guida alla Mille Miglia alternandosi con Guy Berryman, il bassista dei Coldplay.
L'amore per le auto un po' lo si eredita e un po' lo si scopre.
Nel caso di Derek Hill è una passione nata alla preschool, quando aveva non più di quattro o cinque anni. Come molti padri, anche il suo lo accompagnava a scuola ogni mattina, con la sua Alfa Romeo GTV. Un giorno Phil Hill - primo americano a laurearsi campione del mondo di Formula 1 - chiese al figlio di prendere in mano la leva del cambio e di guidare insieme.
"Vedevo a malapena oltre il cruscotto, ricordo che guardavo i pedali. Iniziai a cambiare senza sapere dove fossimo. Mi concentravo sui numeri del cambio e sul sound del motore. È stata un'emozione straordinaria, un modo molto divertente di andare a scuola."
Il legame della famiglia Hill con Alfa Romeo si è consolidato con numerosi altre episodi, alcuni dei quali legati anche alle auto d'epoca della Casa del Biscione.
Una delle prime auto sportive che Phil Hill comprò per sé era una Alfa Romeo 8C 2900B, un'auto che aveva corso la 1000 Miglia prima della guerra. "Era un’auto fantastica", ricorda Derek. "Una delle più grandi icone Alfa Romeo, che ora fa parte della Ralph Lauren Collection."
Dopo la fortunata carriera da pilota, Phil Hill rincontra Alfa Romeo nel 1979 sul set della campagna pubblicitaria di una serie speciale della Sprint Veloce. Prodotta in soli 500 pezzi, realizzata in esclusiva per il mercato statunitense, la versione prendeva il nome di Mille Miglia. Un gioco del destino, un cerchio che si chiude, fatto è che quest'anno Alfa Romeo, Mille Miglia e famiglia Hill si rincontrano grazie a Derek.
Per il giovane Hill non si tratta di un esordio al volante di un'Alfa Romeo. Infatti nel 1996, dopo una buona prima stagione al Ferrari Challenge negli USA, viene chiamato al Mugello per testare la 155 DTM ufficiale. "C'erano piloti del calibro di Andrea De Cesaris, Ralph Schumacher, Dino Morelli. Non potevo crederci." Un'occasione irripetibile, da vivere al massimo. "L'auto era potente e aveva una cambiata rapida. Tutto ciò che desideravo era andare il più veloce possibile. A fine gara avevo distrutto le gomme. Ero molto giovane, inesperto, ma rimane una delle esperienze più entusiasmanti nella mia carriera."