La passione per le auto classiche non ha confini, ma esistono luoghi definiti nello spazio e sospesi nel tempo che conservano l'essenza di questa passione.
Sono i luoghi di Heritage.
La presenza ai principali eventi del settore è un'occasione imperdibile per ammirare da vicino vetture leggendarie che hanno segnato generazioni di appassionati.
Resta sempre aggiornato con le ultime news, non perderti le collaborazioni più recenti e scopri i retroscena e gli aneddoti nelle interviste agli addetti ai lavori.
La storia di quattro grandi brand dell'automobilismo italiano
Dai modelli più rappresentativi ai personaggi più vincenti e rivoluzionari, dagli eventi che hanno rappresentato, questa sezione racconta e celebra i pilastri di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
Reloaded by creators è il progetto di Heritage che prevede la vendita di un numero limitato di vetture classiche dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Abarth: modelli storici, dall'autenticità certificata e riportati alla bellezza originaria direttamente dalla Casa Madre.
Officine Classiche FCA: il restauro della Fiat 124 Spider
Il ritorno del mito
Una Fiat 124 Spider del 1970 usurata dal tempo, quattro settimane per riportarla alla bellezza originaria: è questa la sfida che Roberto Giolito, Head di FCA Heritage, e gli specialisti delle Officine Classiche hanno portato a termine, compiendo un’affascinante operazione di restauro.
I miti non tramontano mai: si rinnovano e durano negli anni grazie al loro fascino senza tempo.
Di questa intramontabile bellezza è la Fiat 124 Spider: iconadegli anni ’60, ’70 e ’80, non ha mai smesso di attrarre e conquistare le generazioni successive.
Fiat ha deciso di far rivivere questo gioiello dell’automobilismo, restaurando un esemplare di Spider “delle origini”, una della seconda serie.
La missione è stata affidata a un teamd’eccezione, specialisti guidati da Roberto Giolito, responsabile del dipartimento FCA Heritage e maestro del car design.
Il principio che ha ispirato questa operazione di recupero è stato la chiave vincente: far convivere tradizione e innovazione, sfruttando la tecnologia avanzata per un ritorno alla meccanica più artigianale.
Questa direttiva ha accompagnato le quattro fasi del lavoro della squadra: la ricerca della vettura, lo smontaggio e lo studio approfondito dell’esemplare, l’intervento effettivo di restauro, il rimontaggio con le rifiniture.
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Dal ritrovamento di un esemplare del '70 nell'astigiano all'operazione di rifinitura fedele all'originale: la squadra Heritage ha curato con passione ogni dettaglio del restauro, dalla ricerca storica nell’archivio della Casa Madre, presso il Centro Storico Fiat, al lavoro dei meccanici nelle Officine Classiche.
Tutto è cominciato su internet, da un’inserzione su un sito di annunci che ha condotto fino a Montegrosso d’Asti: lì è stata trovata una 124 Spider bianca del ‘70. Immatricolata a Roma, con targa originale, l’esemplare ha colpito subito. A parte qualche piccolo deterioramento all’esterno, l’auto è sembrata in buone condizioni. L’unico dubbio era legato alla sua età: si trattava di una prima o di una seconda serie?
La risposta non ha tardato ad arrivare: è bastato tornare alle Officine Classiche e “scoperchiare” la Spider. Il motore era un 1600, quello della seconda serie, con un carburatore solo a doppio corpo.
Dopo questa scoperta e un’approfondita ricerca storica sulle componenti della vettura presso l’archivio del Centro Storico Fiat, è iniziato il restauro vero e proprio. È stato un processo entusiasmante, una successione di scoperte che ha scandito la parte di smontaggio: il motore era a otto valvole, la carrozzeria della macchina non era bianca in realtà, ma giallo Colorado. Due peculiarità che hanno reso l’esemplare unico nel suo genere.
Il terzo step è stato il “cuore” dei lavori, il momento più emozionante dell’impresa: riportare allo stato originario ogni singolo componente. Questa operazione è stata preceduta da un meticoloso processo di censimento e classificazione dei pezzi, che ha permesso di definire un quadro dettagliato prima di intervenire.
La spogliatura della vettura e i passaggi a ritroso sono stati il passo cruciale: ci si è mossi a partire dalla reimbottitura degli interni, con la ricostruzione dei volumi originali per poi risellare senza cuciture, concludendo con la restituzione delle forme dell’auto, con una sorta di piallatura delle geometrie e degli spigoli della carrozzeria.
L’ultima procedura è stata la più problematica.
Rassemblare, verniciare e ripristinare i cromi, ricostruire la plancia recuperando i legni con la giusta colorazione e lucentezza: sono tutte operazioni che hanno richiesto la massima attenzione e l’accurata maestria degli specialisti di FCA Heritage. Nulla, però, ha impegnato più dell’inserimento nel vano motore del nuovo propulsore restaurato. Ha significato la fine di un lavoro delicato, ma è stato soprattutto il suggello di una “rinascita”: è stata restituita la bellezza originaria ad una 124 Spider del ’70 e con lei è tornato a vivere il suo mito.