La passione per le auto classiche non ha confini, ma esistono luoghi definiti nello spazio e sospesi nel tempo che conservano l'essenza di questa passione.
Sono i luoghi di Heritage.
La presenza ai principali eventi del settore è un'occasione imperdibile per ammirare da vicino vetture leggendarie che hanno segnato generazioni di appassionati.
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La storia di quattro grandi brand dell'automobilismo italiano
Dai modelli più rappresentativi ai personaggi più vincenti e rivoluzionari, dagli eventi che hanno rappresentato, questa sezione racconta e celebra i pilastri di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
Reloaded by creators è il progetto di Heritage che prevede la vendita di un numero limitato di vetture classiche dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Abarth: modelli storici, dall'autenticità certificata e riportati alla bellezza originaria direttamente dalla Casa Madre.
Nel 1992 l’Alfa Romeo 155 GTA vince il Campionato Italiano Superturismo, nasce così la scommessa, che si rivelerà vincente, di preparare una vettura per correre il DTM in Germania.
Negli anni Novanta il Deutsche Tourenwagen Meisterschaft (DTM) campionato tedesco per vetture turismo, competizione che da sempre riscuote un grandissimo interesse di pubblico, ha un regolamento molto permissivo, che consente di elaborare le vetture rispetto al modello di serie. Poche cose non possono variare: la cilindrata e il materiale con cui il motore è costruito. La novità dell’edizione del ’93 per la Classe D1 è che i motori non possono essere maggiori di 2,5 litri e non più di 6 cilindri.
L'Alfa Corse, sotto la guida di Giorgio Pianta, progetta e costruisce una vera e propria belva da competizione intorno al motore V6 da 2,5 litri con monoblocco e testa in allumino, come la 155 di serie. Il resto è tutto diverso: nasce la 155 2.5 V6 TI.
Per dotare la vettura di trazione integrale, il motore è ruotato in senso longitudinale. Un nuovo carter in magnesio contiene il cambio a 6 marce, il differenziale anteriore e quello centrale epicicloidale (la ripartizione è 33% all’avantreno e 67% al retrotreno). Le valvole d’aspirazione sono in titanio e la lubrificazione a carter secco, l’ elettronica dialoga coi due catalizzatori a tre vie (le emissioni sono controllate). Il motore, che pesa solamente 110 kg eroga 420 cavalli a 11800 giri/minuto. La vettura, con la carrozzeria in fibra di carbonio, pesa soltanto 1040 kg.
ALFA ROMEO 155 V6 TI
ALFA ROMEO 155 V6 TI
MOTORE
6 cilindri a V benzina, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica, carter secco e lubrificazione forzata, anteriore longitudinale, 2498 cm³
POTENZA
420 HP @ 11.800 rpm
VELOCITÀ
260-300 km/h (a seconda del rapporto finale)
PESO
1100 kg
DESIGN
Alfa Romeo
CARROZZERIA
Berlina (classe D1 del Deutsche Tourenwagen Masters: DTM)
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L’esordio vincente sotto la pioggia a Zolder è l’inizio della cavalcata di Nicola Larini, che conquista il titolo aggiudicandosi quasi metà delle gare.
La scelta della trazione integrale si rivela vincente, evidente la superiorità delle Alfa Romeo nella prima gara a Zolder sotto la pioggia: Larini vince davanti a Danner che corre con la 155 della scuderia Schübel. In gara due è tripletta: Larini, Danner e Nannini che con una gara in recupero agguanta il terzo gradino del podio.
Nicola Larini vince ancora: tre volte al Nürburgring, a Wunstorf, due volte al Norisring, a Donington (gara non valida per il campionato), a Diepholz, a Singen. Con altri ottimi piazzamenti sul podio termina la stagione con 261 punti, contro i 206 di Asch con la AMG-Mercedes 190E. Ma la 155 realizza altre tre vittorie: salgono sul primo gradino del podio anche Alessandro Nannini nelle due gare conclusive di Hockenheim e Christian Danner a Donington (non valida per il campionato). Giorgio Francia, mitico pilota-collaudatore della Casa del Biscione, è secondo a Wunstorf, ancora due volte secondo a Hockenheim dietro a Nannini e terzo a Singer. In totale la 155 2.5 V6 TI nel DTM del 1993 conquista 12 vittorie su 20 gare.