Alla fine degli anni ’70, Fiat decise di lanciare sul mercato una versione a gasolio della berlina 131 Mirafiori e decise di testarla, prima della presentazione ufficiale, in un’incredibile gara di resistenza, da Londra a Sidney: l’ottimo risultato fece da trampolino al successo commerciale.
Avendo deciso di presentare la nuova versione diesel nell’aprile 1978 al Salone di Torino, Fiat decise di iscrivere a scopo promozionale tre vetture di pre serie, adeguatamente preparate da Abarth, al raid Londra - Sidney, una gara intercontinentale di resistenza particolarmente impegnativa cui partecipavano diverse Case costruttrici.
Il propulsore diesel, prodotto a Foggia negli stabilimenti della SOFIM, è un quattro cilindri da 2,5 litri di cilindrata, capace di erogare 72 cavalli a 4.200 giri/minuto. L’ingombro maggiore richiese l’adozione di una gobba sul cofano motore, che diventò caratteristica di tutte le 131 Diesel.
Una delle quattro vetture venne utilizzata per effettuare tutti i collaudi, al termine del quale gli uomini dell’Abarth iscrissero le altre tre al raid. L’attività di preparazione curata dall’Abarth era iorientata sostanzialmente a permettere alle vetture di sopportare gli sforzi prolungati cui sarebbero state sottoposte in gara. Il paraurti anteriore venne utilizzato per fissare i grossi Cibiè Super Oscar come fari ausiliari, gli attacchi del parabrezza vennero rinforzati; i parafanghi allargati e i cerchi erano ereditati dalle 131 Abarth rally, così come il rollbar di sicurezza e i ganci ferma cofano e baule.
FIAT 131 ABARTH DIESEL - Londra - Sidney 1977
FIAT 131 ABARTH DIESEL - Londra - Sidney 1977
MOTORE
4 cilindri in linea Diesel, anteriore longitudinale, 2445 cm³ (prodotto da SOFIM)
POTENZA
72 CV a 4.200 giri/minuto
Due vetture giunsero al traguardo di Sidney e fu un doppio successo: 15° e 23° posto nella classifica assoluta e soprattutto primi e secondi tra le vetture Diesel! Prima ancora della sua presentazione ufficiale la 131 Diesel aveva fatto parlare molto, e molto bene, di sé.
Il 14 agosto 1977 alla partenza di Londra erano schierate tre Fiat 131 Abarth Diesel: la n°6 condotta dall’equipaggio francese composto da Robert Neyret (specialista del Rally del Marocco) e Marianne Hoepfner (esperta pilota di rally e raid); n° 26 dell’equipaggio italiano con Giancarlo Baghetti (pilota di Formula1 degli anni ‘60 di Ferrari, Lotus, Brabham, BRM e ATS) con Tommaso Carletti (ingegnere Fiat, responsabile del reparto esperienze) e la n° 66 l’equipaggio femminile delle giovani francesi Evelyne Vanoni e Christine Dacremont. In totale partirono un’ottantina di vetture.
La competizione era organizzata dalla compagnia aerea di Singapore, che attraverso il passaggio del raid congiungeva tutti i suoi principali scali. La partenza da Londra avvenne da Covent Garden, dal quale le vetture si diressero verso la costa per il primo traghetto che conduceva, nella notte, in Olanda. Raggiunt il continente uno zig zag tra Amsterdam, Francoforte, poi Parigi e tappa a Milano. Undici ore per attraversare la Jugoslavia, poi infine in Grecia, dove gli equipaggi si sarebbero potuti riposare dopo quattro giorni e quattro notti di guida ininterrotta. La necessità di recuperare i ritardi accumulati permise a pochi equipaggi di riposare veramente.
Da Atene iniziò la parte più competitiva: Salonicco, Istanbul, Ankara, fino a Teheran. 400 km di deserto di sale fino a Tabas in Iran. Poi a nord-est a Fariman, tutto l'Afghanistan a Herat e Kandahar, a Kabul, il passaggio a Nord Ovest, in Pakistan, poi: Delhi e Bombay. Proseguendo per Bangalore, e via nave in Malesia. Da Penang, due tappe nelle piantagioni di gomma, via Taiping, Ipoh, Tanjong Malim, Port Dickson sulla costa, e poi da Muar nel sud della Malaysia a Labis, Kluang, Jemaluang, Johor Bahru a finalmente Singapore. La parte successiva australiana fu di 13.200 km percorsi in sette giorni e 16 ore.
Il percorso di gara, per la maggior parte su strade non asfaltate, superò i 30.000 km e i 30 giorni previsti diventarono 45. Due 131 giunsero al traguardo a Sidney il 27 settembre e la vettura di Neyret/Hoephner vinse la categoria, garantendo un’eccellente pubblicità alla 131 Diesel che venne presentata a Torino pochi mesi dopo.