Il mondo di Heritage
Tutto sul dipartimento che valorizza il patrimonio storico Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
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La presenza ai principali eventi del settore è un'occasione imperdibile per ammirare da vicino vetture leggendarie che hanno segnato generazioni di appassionati.
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Bologna (IT) |
26 al 29 ottobre 2023
Auto e Moto d’Epoca 2023
Ospite d’onore la nuova Alfa Romeo 33 Stradale.
Rho (MI) |
17 - 19 Novembre 2023
Milano AutoClassica 2023
Il debutto della Fiat Multipla 6x6 ed il tributo ad Autodelta
Le storie Heritage
Raccontiamo un secolo di tecnica, stile, agonismo e performance. Raccontiamo la nostra storia, e le vostre.
Le ultime storie:
CURIOSITÀ
Ci sono connessioni che creano grandi storie.
Fiat-Abarth 850 TC e Fiat-Abarth 1000 Berlina
Trasformazioni Abarth delle Fiat 600
Fiat 600
L’auto di famiglia ideale
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Stellantis Heritage a Milano AutoClassica
Il debutto della Fiat Multipla 6x6 ed il tributo ad Autodelta
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La storia di quattro grandi brand dell'automobilismo italiano
Dai modelli più rappresentativi ai personaggi più vincenti e rivoluzionari, dagli eventi che hanno rappresentato, questa sezione racconta e celebra i pilastri di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
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HF Squadra Corse

Tra alta fedeltà e autentica passione.

L’HF Squadra Corse nasce nel febbraio del 1963 dalla volontà di un giovane più appassionato delle corse che pilota: Cesare Fiorio, figlio dell’allora Direttore della comunicazione Lancia Sandro. Il nome HF nasce dal sodalizio “Lancia Hi-Fi” che unisce appassionati possessori delle prestigiose vetture torinesi.


In occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra del 1960 un gruppo di entusiasti proprietari di vetture Lancia guidati dal comm. Giudo Alberto Rivetti, la cui numerosa famiglia negli anni pare ne avesse acquistate ben 712, fonda il “Lancia Hi-Fi”, High-Fidelity, un club che ha lo scopo di riunire i più assidui clienti della Casa torinese. Leggendo le clausole del sodalizio si comprende il rigore del regolamento e, al contempo, l’attaccamento al Marchio: “Il Lancia Hi-Fi riunisce idealmente tutti gli automobilisti che abbiano dimostrato nel tempo una particolare fedeltà alla Lancia. Sua finalità è quella di rafforzare i vincoli di simpatia e cordialità fra gli iscritti e la Casa. Hanno diritto all'iscrizione tutti gli automobilisti che abbiano acquistato nel tempo almeno sei vetture Lancia nuove di fabbrica”.

Nel febbraio del 1963 Cesare Fiorio, figlio dell'allora Direttore della comunicazione Sandro, fonda insieme ad altri piloti una scuderia esterna alla Lancia, per non contrastare il pensiero del Direttore tecnico Ing. Antonio Fessia che non ritiene utili all’azienda onerosi esborsi nelle competizioni. La scelta di appoggiarsi al sodalizio degli appassionati possessori di vetture Lancia determina così la nascita del nome, che da Hi-Fi, alta fedeltà, diventa più semplicemente HF cui si aggiunge la denominazione Squadra Corse.

Nel corso della storia del marchio Lancia l’approccio alle corse ha vissuto momenti diversi. Il fondatore Vincenzo Lancia, già pilota e collaudatore Fiat prima di creare il suo Marchio, proprio per l’esperienza maturata, ritiene troppo oneroso sostenere l’impegno ufficiale nelle competizioni. Ma il figlio Gianni, subentrato alle redini dell’azienda dopo la prematura scomparsa del padre il 15 febbraio 1937, invece, subisce il fascino delle gare sia su strada, in particolare con le affascinanti e vincenti vetture sport come la “D24”  e con le Aurelia condotte soprattutto da piloti privati, sia in pista fino alla Formula 1 con la monoposto Lancia D50 condotta da Alberto Ascari. 

Tutto però cessa improvvisamente quando il campione milanese perde la vita sul Circuito di Monza, nel 1955, mentre prova una Ferrari del suo amico Castellotti. Profondamente scosso dall’episodio, Gianni Lancia abbandona completamente ogni velleità cedendo le D50 proprio alla Scuderia di Maranello e lasciando anche l’azienda. Parentesi doverosa per comprendere quanto, meno di un decennio dopo, fosse ancora molto difficile parlare di una presenza ufficiale del Marchio Lancia nelle competizioni automobilistiche. 


Tra i fondatori dell’HF Squadra Corse, accanto a Cesare Fiorio ci sono giovani piloti, tutti appassionati del marchio: Giorgio Pianta, Leo Cella, Claudio Maglioli, i fratelli Frescobaldi, Enrico Pinto, Luigi Cabella, Francesco Patria e Mario Crosina. Il giovane Cesare, direttore sportivo della scuderia, diventerà negli anni seguenti l’artefice dei grandi successi di Lancia, Fiat e Abarth nei campionati rally ed endurance, e alla fine degli anni Ottanta prenderà il timone del team Ferrari di F1. 

Ma non solo per Fiorio l’HF Squadra Corse sarà trampolino di lancio per la brillante carriera: per esempio, Giorgio Pianta sarà per anni pilota e collaudatore, poi team manager di Abarth e Alfa Romeo ai tempi dei successi nel DTM con le Alfa Romeo 155 V6 TI. Anche Claudio Maglioli è pilota ma anche abile e geniale meccanico: proprio da un’idea maturata insieme a Cesare Fiorio costruisce una “barchetta” ricavata da una Fulvia HF per partecipare al Targa Florio del 1969: la F & M Spyder. Anni dopo, dalla sua officina di Biella usciranno le vincenti Stratos che correranno coi colori dei concessionari francesi dopo il passaggio di testimone tra la Lancia Stratos a favore della Fiat 131 Abarth.

Mascotte nel simbolo dell’HF Squadra Corse sono quattro elefantini in corsa: curiosamente il pachiderma è stato scelto da Gianni Lancia come portafortuna delle vetture da competizione. I successi importanti per la scuderia arriveranno a partire dal 1966 con le Fulvia Coupé HF fino all’imbattibile Stratos.


Lo stemma scelto si compone delle lettere maiuscole HF, bianche in campo nero, con quattro elefantini rossi in corsa come mascotte. In calce la scritta, sempre in maiuscolo: SQUADRA CORSE, bianca in campo rosso. Per un breve periodo il logo prenderà i colori di Torino giallo e azzurro, gli stessi che corrono in una striscia su cofano, tetto, baule e coperchio punterie delle Fulvia HF. In seguito, le lettere HF prederanno un disegno tridimensionale senza più la scritta in calce ma sempre con gli elefantini in corsa.

La presenza, apparentemente paradossale, del pachiderma sulle Lancia da corsa si deve a Gianni Lancia. Tra leggenda e realtà pare che per lui il significato fosse da attribuire all’idea che, una volta lanciati in corsa, gli elefanti sono inarrestabili. Altre leggende attribuiscono la passione di Lancia per un fumetto che amava leggere ai propri figli. L’origine è incerta, quel che è certo però è che Fiorio e compagni, così come lo stesso sodalizio Lancia Hi-Fi, decidono di usare lo stesso portafortuna.

Le prime vetture a popolare la scuderia sono Flavia Coupé e Flavia Sport Zagato. La prima gara a cui il team partecipa è il Rally dei Fiori che si svolge a Sanremo dal 22 al 24 febbraio 1963. La gara ha validità nazionale ma dall’anno successivo diventerà una delle tappe mondiali più importanti fino a diventare il Rally di Sanremo. La neonata HF Squadra Corse schiera sei Lancia Flavia Coupé che, al traguardo, occupano i primi sei posti: un esordio davvero incoraggiante.

Il primo impegno importante a livello internazionale è il Rally di Monte Carlo nel gennaio 1964. Nei mesi precedenti, nell’officina del preparatore tornese Almo Bosato, vengono allestite sette Lancia Flavia 1.8 Coupé, cinque delle quali vengono iscritte al “Monte”. Piero Frescobaldi e Romolo Rossi agguantano l’undicesima posizione: non è una vittoria ma il primo confronto con realtà ben più organizzate e strutturate, come il team BMC con le Mini Cooper S.

L’escalation ai piani alti delle classifiche nelle gare più importanti arriva con le Fulvia Coupé: Leo Cella e Sergio Gamerana conducono la neonata elegante coupé Lancia all’ottavo posto nel Tour de Corse del novembre 1965.A partire da quella gara il management Lancia comincia a comprendere quanto il positivo eco delle corse possa avere un riscontro efficace sulle vendite, tanto da far nascere modelli di serie marchiati HF: come le prime Fulvia Coupé HF del 1966, alle quali seguiranno le 1,3 HF e le vincenti 1,6 HF che porteranno alla conquista del Rally di Montecarlo nella gloriosa notte del Turini del 1972, solo per citare la vittoria più eclatante. 

La forza dell’HF Squadra Corse è sempre più evidente: Fiorio viene affiancato da Gianni Tonti, ingegnere motorista delle Sale Prove Motori, che lascia un ruolo strategico per il controllo qualità dell’azienda per diventare Direttore Tecnico dell’ormai ufficializzata Lancia HF Squadra Corse. Da Direttore Sportivo, Fiorio in seguito riesce ad avere autorevole voce in capitolo sul futuro sportivo della Lancia. Sull’onda dei successi delle Fulvia HF, Fiorio ottiene la creazione di una vettura che nasce proprio per le competizioni: la Lancia Stratos HF. Con il passaggio di testimone alla Fiat 131 Abarth il marchio HF resta inutilizzato, ma torna a stravincere a partire dal 1987 con l’epopea più grandiosa: quella della Lancia Delta HF.

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